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Com’è noto la cataratta consiste nell’opacizzazione del cristallino (la lente interna dell’occhio). La moderna chirurgia della cataratta prevede l’introduzione nell’occhio, tramite l’esecuzione di microincisioni (che per le loro caratteristiche non richiedono punti di sutura: tecnica sutureless), di una sonda che emettendo ultrasuoni scioglie il cristallino opaco permettendone l’aspirazione; viene lasciato il delicatissimo involucro esterno del cristallino stesso (sacco capsulare) dove il chirurgo sistema accuratamente il cristallino artificiale scelto.
Ovviamente è necessario impiantare un cristallino artificiale, altrimenti occorrerebbe dopo l’intervento, nella stragrande maggioranza dei casi, utilizzare occhiali con lenti molto forti e pesanti per poter focalizzare i raggi luminosi sulla retina.
I cristallini comunemente impiegati sono " MONOFOCALI” ovvero mettono a fuoco in modo ottimale sulla retina solo i raggi provenienti da oggetti posti ad una distanza definita (sempre quella, cioè non variabile nel tempo): pertanto se il paziente sceglie di essere messo a fuoco per lontano (quindi senza necessità di usare occhiali per lontano o solo una piccola correzione) poi inevitabilmente necessiterà di occhiali per leggere da vicino ed anche per la visione intermedia (computer, ecc).
In casi selezionati ed accuratamente studiati dall’oftalmologo si possono utilizzare cristallini artificiali MULTIFOCALI (di diversi tipi per prestazioni ottiche, morfologia, materiale, ecc.) che permettono una visione molto soddisfacente a differenti distanze di lavoro (vicino, intermedio, lontano) senza necessità di occhiali. L’intervento chirurgico pertanto non cambia, solo viene valutata dal medico, mediante una visita clinico-strumentale specifica, l’opportunità di utilizzare un cristallino multifocale e la sua tipologia ottimale caso per caso.
In presenza di un significativo astigmatismo preoperatorio, la chirurgia standard della cataratta non permette di eliminare anche tale difetto refrattivo: pertanto dopo l’intervento il paziente vedrà bene (in funzione ovviamente dello stato della retina, del nervo ottico, ecc) ma avrà bisogno di correzione ottica (occhiali) anche per lontano.
La chirurgia della cataratta con impianto di cristallino artificiale torico permette non solo di eliminare l’opacità dei mezzi diottrici (cataratta) ma anche di correggere, contestualmente all’intervento, l’astigmatismo corneale presente anche se di valore elevato.
Le lenti intraoculari toriche impiantate nel corso di intervento per cataratta si propongono infatti di migliorare il confort visivo dei pazienti affetti da astigmatismo al fine di eliminare gli occhiali e di riacquistare una visione più naturale. In presenza di astigmatismo le lenti intraoculari TORICHE danno un miglioramento visivo importante senza nessun effetto collaterale.
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